Adventure
Fuertevenura è un'isola piena di sorprese.
Le esperienze per viverne la vera essenza sono moltissime.
Di seguito una piccola guida su cosa fare e dove rivolgersi.
Surf
Il surf è la natura stessa dell'isola. Troverete ovunque scuole che organizzano camp settimanali o semplicemente uscite giornaliere di gruppo. Se decidete di fare da soli, quale miglior modo se non affidarsi alla nostra #WAVEMAP , con l'elenco di tutti gli spot, con quali condizioni lavorano meglio, ogni informazione utile e la nuovissima funzione "VIEW-MAP" con cui li troverai senza alcuna difficoltà.
Le scuole surf sono tantissime, disseminate su tutte le vie di ogni paesino si attraversi.
La migliore per noi è ⤵️
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Immersioni, Snorkelling, Sailing
Fuerteventura è apprezzata dai "Divers" per la sua ricca fauna acquatica quasi tropicale. La riserva naturale più famosa e interessante è lo stretto chiamato "El Rio", che divide Corralejo dall'isola di "Lobos", ma si pratica anche in diverse zone della parte orientale dell'isola. Tra le più famose, Las Salinas (Jandia), Las Playitas e Costa Calma. A Lobos, snorkelling sulle "Lagunitas", piscine naturali formate dalle maree che ospitano moltissime specie di pesci e piante.
Tutte le località offrono noleggio attrezzatura (Diving e Snorkelling), corsi per principianti ed escursioni guidate.
La vela è molto praticata, ci sono diverse agenzie che offrono uscite giornaliere o mini crociere tra le isole, ma anche molte imbarcazioni private da affittare con skipper. Il costo non è mai altissimo, una giornata in mare con catamarano di circa 40 piedi (12 metri) costa in media intorno ai 50 € a persona.
Ci sono itinerari che prevedono la visita a Lobos, se non si dispone di una vacanza molto lunga con una escursione si possono fare entrambe le esperienze.
Per i più intraprendenti organizzano mini crociere di due o più giorni, toccando anche le altre isole, oltre Lanzarote che dista poche miglia da Corralejo.
Tutte le località offrono noleggio attrezzatura (Diving e Snorkelling), corsi per principianti ed escursioni guidate.
La vela è molto praticata, ci sono diverse agenzie che offrono uscite giornaliere o mini crociere tra le isole, ma anche molte imbarcazioni private da affittare con skipper. Il costo non è mai altissimo, una giornata in mare con catamarano di circa 40 piedi (12 metri) costa in media intorno ai 50 € a persona.
Ci sono itinerari che prevedono la visita a Lobos, se non si dispone di una vacanza molto lunga con una escursione si possono fare entrambe le esperienze.
Per i più intraprendenti organizzano mini crociere di due o più giorni, toccando anche le altre isole, oltre Lanzarote che dista poche miglia da Corralejo.
A passeggio sui Vulcani
Tra Corralejo e Lajares, si estende una serie di vulcani attraversati da un sentiero naturalistico di grande interesse geologico.
Un itinerario escursionistico sale partendo dalla strada che collega Lajares a Majanicho, dirigendosi dapprima a “La Montaña Colorada”, una singolare quanto colorata cima dai toni rossi e dorati, per poi proseguire verso il “Calderon Hondo”.
Camminando per circa mezzora su un sentiero fatto di lapillo vulcanico sgretolato, si arriva ad una stradina più stretta che pian piano sale lungo la parete est, giungendo ad uno spettacolare Mirador con vista sul cratere.
L’escursione dura circa due ore, e non è particolarmente impegnativa.
Un itinerario escursionistico sale partendo dalla strada che collega Lajares a Majanicho, dirigendosi dapprima a “La Montaña Colorada”, una singolare quanto colorata cima dai toni rossi e dorati, per poi proseguire verso il “Calderon Hondo”.
Camminando per circa mezzora su un sentiero fatto di lapillo vulcanico sgretolato, si arriva ad una stradina più stretta che pian piano sale lungo la parete est, giungendo ad uno spettacolare Mirador con vista sul cratere.
L’escursione dura circa due ore, e non è particolarmente impegnativa.
La isla de Los Lobos
Siamo nel "Parque Natural Islote de Lobos". Si tratta di una piccola isoletta disabitata a largo della costa Nord-occidentale di Fuerteventura, per la precisione di fronte a Corralejo, un paradiso di tranquillità. Chiunque decida di passarci una giornata, si deve attrezzare con tutto l'occorrente di cui avrà bisogno, ovvero acqua e cibo, scarpe da trekking, teli da mare, e se intende pernottare una tenda. Il campeggio libero a Fuerteventura è di norma vietato, ma a "Lobos" c'è una piccola area dove è consentito. Si tratta di una zona priva di impianti igienici dal nome "La Carpintería", e per potersi fermare si ha bisogno di autorizzazione della "Consejería de Medio Ambiente" di Puerto del Rosario (Calle Lucha Canaria 112 , Puerto del Rosario Tel. 928.861115, Lu-Ve 8-15).
Esiste un'unica zona che fino a qualche decennio fà era abitata, il villaggio di "El Puertido", dove si possono ammirare i "capanni di Lobos", oramai divenuti le seconde case degli eredi dei vecchi abitanti dell'isoletta. C'è un solo ristorante, si chiama "Casa Antoñito" e si trova tra "El Moelle" (il porticciolo) e "El Puertido". Il proprietario è il figlio del vecchio guardiano del faro, "Antoñito el Farero". Il prezzo medio per un pranzo con primo e secondo è circa 15 €, la prenotazione in anticipo è obbligatoria, specialità pesce fresco e "Paella de Marisco", Tel: 928.879653.
A "El Puertido" (10 minuti a piedi dallo sbarco traghetti), potete visitare il porticciolo naturale, rifugio per molte specie di pesci, e l'unico bar dell'isola, senza orari fissi.
Se si decide di addentrarsi nell'isola, bisogna attrezzarsi con scarpe da trekking, dato che l'unico modo per spostarsi è a piedi. Partendo dal "Centro de Interpretación" si può fare il giro dell'isola lungo un sentiero didattico di nove chilometri, dotato di cartelli multilingua che raccontano storia e fauna del posto. Si incontra per prima la "Playa de la Concha", le antiche saline, la distesa di "Hornitos" ovvero piccoli coni di origine vulcanica, si può salire la "Montaña de la Caldera", dove si gode di un panorama mozzafiato. L'interno dell'antico cratere vulcanico oramai sommerso per metà e in lontananza le meravigliose spiagge di Corralejo. Proseguendo verso Nord troviamo il vecchio "Faro Martiño", un tuffo nella storia e una veduta meravigliosa di Lanzarote. Tornando verso Sud sulla costa Orientale, raggiungiamo le "Lagunitas", ovvero il regalo che ci lasciano le continue maree, che si divertono a creare delle lagune salmastre di colore unico e bellezza rara, dove proliferano delle rare specie di vegetazione e fauna.
Come arrivare:
Esiste un'unica zona che fino a qualche decennio fà era abitata, il villaggio di "El Puertido", dove si possono ammirare i "capanni di Lobos", oramai divenuti le seconde case degli eredi dei vecchi abitanti dell'isoletta. C'è un solo ristorante, si chiama "Casa Antoñito" e si trova tra "El Moelle" (il porticciolo) e "El Puertido". Il proprietario è il figlio del vecchio guardiano del faro, "Antoñito el Farero". Il prezzo medio per un pranzo con primo e secondo è circa 15 €, la prenotazione in anticipo è obbligatoria, specialità pesce fresco e "Paella de Marisco", Tel: 928.879653.
A "El Puertido" (10 minuti a piedi dallo sbarco traghetti), potete visitare il porticciolo naturale, rifugio per molte specie di pesci, e l'unico bar dell'isola, senza orari fissi.
Se si decide di addentrarsi nell'isola, bisogna attrezzarsi con scarpe da trekking, dato che l'unico modo per spostarsi è a piedi. Partendo dal "Centro de Interpretación" si può fare il giro dell'isola lungo un sentiero didattico di nove chilometri, dotato di cartelli multilingua che raccontano storia e fauna del posto. Si incontra per prima la "Playa de la Concha", le antiche saline, la distesa di "Hornitos" ovvero piccoli coni di origine vulcanica, si può salire la "Montaña de la Caldera", dove si gode di un panorama mozzafiato. L'interno dell'antico cratere vulcanico oramai sommerso per metà e in lontananza le meravigliose spiagge di Corralejo. Proseguendo verso Nord troviamo il vecchio "Faro Martiño", un tuffo nella storia e una veduta meravigliosa di Lanzarote. Tornando verso Sud sulla costa Orientale, raggiungiamo le "Lagunitas", ovvero il regalo che ci lasciano le continue maree, che si divertono a creare delle lagune salmastre di colore unico e bellezza rara, dove proliferano delle rare specie di vegetazione e fauna.
Come arrivare:
- Dal porto di Corralejo partono i traghetti del "Grupo Lobos", ed effettuano circa 5-7 traversate al giorno. Durata 15 minuti, i biglietti costano circa 15 € A/R per gli adulti e 7,50 € per i bambini, sotto ai 4 anni gratis. La prima partenza è intorno alle 10 e l'ultimo rientro alle 17-18.
- I Taxi Boat li trovate direttamente sul porto turistico di Corralejo, vanno e vengono di continuo e costano intorno a 15 € per persona (www.fuertecharter.com).
- Per i meno intraprendenti, i botteghini lungo il porto propongono uscite organizzate e guidate a prezzi interessanti.
- Le escursioni in catamarano per ammirare Lobos dal mare del "Grupo Lobos" durano un'ora, e costano 18€ adulti e 9 € bambini 4-11 anni.
- www.catlanza.com organizza uscite in yacht a vela della durata di 4 ore con itinerario di "Dolphin Watching", pausa bagno e snorkelling a 64 € a persona per gli adulti e 49 per i bambini.
El Cotillo, Lajares, Majanicho
Nella “costa Nord-Ovest” dell’isola si trova il paesino di “El Cotillo”, splendido, rustico e tutto bianco e azzurro, ancora abitato quasi interamente dalla gente del posto, “i Majoreri”. Villaggio di pescatori, oggi meta turistica di nicchia, offre alcuni piccoli negozi, e diversi bar e ristoranti molto carini e tipici.
Spiagge selvagge e imponenti, di sabbia bianchissima e soffice, continue maree oceaniche che formano degli effetti cromatici meravigliosi. In giornate ondose, il luogo si popola di surfisti, provenienti da tutta l’isola, ma gli spazi sono talmente estesi che difficilmente si affollano. Meravigliosa la “spiaggia del Castillo”, una delle più famose del posto.
Salendo sulle scogliere, si gode di un paesaggio maestoso, a picco sull’oceano, ed essendo la costa Ovest, di magnifici tramonti, come raramente se ne vedono.
Consigliata una visita nel vecchio porticciolo, una meraviglia rara.
“Lajares”, a metà strada tra El Cotillo e Corralejo, un piccolo paesino completamente bianco, fatto di casette basse tipiche della zona, dove il tempo pare si sia fermato una ventina di anni fa. Nel borgo non vi sono centri commerciali, solo piccole botteghe di artigianato locale, negozi, prevalentemente di surf, tanti bar e tanti ristoranti.
Due splendidi mulini a vento restaurati spiccano appena fuori dal centro.
Un piccolo mercatino dell’artigianato chiamato “Mercado Artesanal Los Lajares” attira l'attenzione di tutti i passanti il Sabato mattina, qui l’interazione tra visitatore e venditore conta più della vendita stessa. Si trovano molti prodotti alimentari biologici del posto.
“Majanicho”, un piccolo villaggio di pescatori dove non vi sono negozi, e la popolazione è totalmente isolana. Tantissimi surfer e molti surf-van parcheggiati lungo la strada, in uno dei più famosi spot dell’isola. Casette basse e bianche e un’aspetto piuttosto rustico emanano il sapore autentico dell’isola, quella vera. Di fronte sabbia bianca e oceano turchese, alle spalle roccia rossa e vulcani a perdita d’occhio, di sera condite con un meraviglioso tramonto.
La "North-Shore", ovvero il tratto di costa a Nord dell’isola che congiunge Corralejo a Majanicho, è un paradiso naturale. Fermatevi un'istante ed ascoltate, udirete solamente la musica della natura. Il vento che soffia e le onde che si infrangono creano suoni meravigliosi e rilassanti.
Acqua, sabbia e roccia lavica ovunque.
Spiagge selvagge e imponenti, di sabbia bianchissima e soffice, continue maree oceaniche che formano degli effetti cromatici meravigliosi. In giornate ondose, il luogo si popola di surfisti, provenienti da tutta l’isola, ma gli spazi sono talmente estesi che difficilmente si affollano. Meravigliosa la “spiaggia del Castillo”, una delle più famose del posto.
Salendo sulle scogliere, si gode di un paesaggio maestoso, a picco sull’oceano, ed essendo la costa Ovest, di magnifici tramonti, come raramente se ne vedono.
Consigliata una visita nel vecchio porticciolo, una meraviglia rara.
“Lajares”, a metà strada tra El Cotillo e Corralejo, un piccolo paesino completamente bianco, fatto di casette basse tipiche della zona, dove il tempo pare si sia fermato una ventina di anni fa. Nel borgo non vi sono centri commerciali, solo piccole botteghe di artigianato locale, negozi, prevalentemente di surf, tanti bar e tanti ristoranti.
Due splendidi mulini a vento restaurati spiccano appena fuori dal centro.
Un piccolo mercatino dell’artigianato chiamato “Mercado Artesanal Los Lajares” attira l'attenzione di tutti i passanti il Sabato mattina, qui l’interazione tra visitatore e venditore conta più della vendita stessa. Si trovano molti prodotti alimentari biologici del posto.
“Majanicho”, un piccolo villaggio di pescatori dove non vi sono negozi, e la popolazione è totalmente isolana. Tantissimi surfer e molti surf-van parcheggiati lungo la strada, in uno dei più famosi spot dell’isola. Casette basse e bianche e un’aspetto piuttosto rustico emanano il sapore autentico dell’isola, quella vera. Di fronte sabbia bianca e oceano turchese, alle spalle roccia rossa e vulcani a perdita d’occhio, di sera condite con un meraviglioso tramonto.
La "North-Shore", ovvero il tratto di costa a Nord dell’isola che congiunge Corralejo a Majanicho, è un paradiso naturale. Fermatevi un'istante ed ascoltate, udirete solamente la musica della natura. Il vento che soffia e le onde che si infrangono creano suoni meravigliosi e rilassanti.
Acqua, sabbia e roccia lavica ovunque.
Lanzarote
L'isola di Lanzarote si trova poche miglia a Nord di Fuerteventura, e si vede benissimo dalla costa. Una meraviglia di natura e architettura che grazie a Manrique, l'artista con l'ossessione di salvare l'identità di questa terra dal turismo di massa, ha mantenuto il suo carattere.
Dichiarata "riserva mondiale della biosfera" vanta una Riserva Marina, un Parco Nazionale e dodici spazi naturali protetti, un vero e proprio sogno per tutti gli amanti del sole, del mare e dell'architettura in simbiosi con la natura.
Le principali località turistiche si trovano nella parte Orientale dell’isola, ovvero "Puerto del Carmen", il Parco Nazionale "Timanfaya" e la valle de La "Geria" e "Playa Blanca", il porto di arrivo dei traghetti provenienti da Corralejo. Nei pressi di "Costa Teguise", a Nord di "Arrecife" (il capoluogo dell'isola), sono note invece le grotte di "Jameos del Agua" e "Cueva de los Verdes", ma soprattutto "La Graciosa", meravigliosa isoletta abitata che vive di turismo, raggiungibile solo via mare con barchette dal porticciolo di Orzola.
Come arrivare:
I residenti hanno diritto ad uno sconto sul biglietto dei traghetti pari al 50%, esibendo un documento di identità canario valido.
Dichiarata "riserva mondiale della biosfera" vanta una Riserva Marina, un Parco Nazionale e dodici spazi naturali protetti, un vero e proprio sogno per tutti gli amanti del sole, del mare e dell'architettura in simbiosi con la natura.
Le principali località turistiche si trovano nella parte Orientale dell’isola, ovvero "Puerto del Carmen", il Parco Nazionale "Timanfaya" e la valle de La "Geria" e "Playa Blanca", il porto di arrivo dei traghetti provenienti da Corralejo. Nei pressi di "Costa Teguise", a Nord di "Arrecife" (il capoluogo dell'isola), sono note invece le grotte di "Jameos del Agua" e "Cueva de los Verdes", ma soprattutto "La Graciosa", meravigliosa isoletta abitata che vive di turismo, raggiungibile solo via mare con barchette dal porticciolo di Orzola.
Come arrivare:
- Dal porto di Corralejo, traghetti Armas, durata della traversata 35 minuti, costo medio per un'adulto non residente circa 53 Euro andata e ritorno.
- Dal porto di Corralejo, traghetti Fred Holsen, durata della traversata 25 minuti, costo medio per un'adulto non residente circa 56 Euro andata e ritorno.
- Dal porto di Corralejo, traghetti Lineas Maritimas Romero, durata della traversata 45 minuti, costo medio per un'adulto non residente circa 30 Euro andata e ritorno.
- Noleggio auto al porto di Playa Blanca, consilgiata la prenotazione anticipata. E' presente la compagnia di autonoleggio "Cicar".
I residenti hanno diritto ad uno sconto sul biglietto dei traghetti pari al 50%, esibendo un documento di identità canario valido.
L'entroterra e il sud
Il passato di Fuerteventura continua a vivere nei paesini dimenticati. “Betancuria” era lo storico capoluogo dell’isola, e prende il nome dal suo conquistatore francese “Jean de Béthencourt “.
Minuscolo centro abitato, ma museo all’aria aperta grazie alle sue maestose ville borghesi ed i palazzi nobiliari dell’epoca della conquista, è meta di molti viaggiatori che approdano sull'isola. Molto suggestivo è il “Mirador de Betancuria” situato su un valico a 608 metri di quota a Nord del paese. Da qui è possibile ammirare panorami mozzafiato sia nella parte Nord che in quella Sud della vallata, verso la quale volgono lo sguardo anche “Ayose” e “Guise”, i leggendari sovrani che regnavano su Fuerteventura in epoca antica, rappresentati da due imponenti statue in bronzo.
Ancor più affascinante è la vista che si gode dal “Mirador de Morro Velosa" poco distante e al termine di una strada chiusa. La sua eccentrica struttura nasce per opera di “Blanca Cabrera”, nipote di “Manrique” il famoso architetto - artista di Lanzarote.
Nei pressi del Mirador c’è una piccola pineta attrezzata ad area ricreativa, con tavoli da pic-nic, barbecue, servizi igienici e un parco giochi per bambini.
Le case bianche di “Antigua” risaltano nell’arida e rossa pianura. I suoi mulini a vento sono le uniche testimonianze dell’epoca contadina, restaurati negli ultimi anni alcuni sono stati rimessi in funzione. Bellissime le chiese e il “Museo Molino” che ospita di frequente mostre di arte e archeologia, oltre i reperti preistorici rinvenuti sull’isola. Nel suo interno si trova la “Tienda de Artesanía del Museo del Queso”, ovvero un piccolo mercato di prodotti artigianali locali, dalla gastronomia ad articoli decorativi e tessuti Batik.
“Morro Jable” è il vero scenario di vita della gente del posto. Da piccolo villaggio in breve tempo è diventata una cittadina residenziale di discrete dimensioni. E’ ancora magica l’atmosfera nel vecchio molo dei pescatori, dove ora si trovano molti ristorantini tipici che richiamano turisti da ogni parte dell’isola.
Nella “Plaza Pescadores” possiamo ammirare una scultura dell’artista Cubano “Rafael Gómez” che rende omaggio ai marinai dell’isola, e rappresenta tre generazioni di pescatori di Morro Jable.
Alle spalle del paese si estende la parte più selvaggia di Fuerteventura, accessibile solo a jeep e mountain bike, dove potrete visitare la “Casa de la Señiora”, un villa misteriosa e antica dimora di una nobile donna che pare nasconda il suo tesoro. “Punta del Viento” , una spiaggetta circondata da scogli di rara bellezza. “Baja Gómez”, celata dal mistero del servo della Señora che si dice sia caduto in mare dalla scogliera ed inghiottito da un pesce.
Non troppo distanti si trovano i due fari de Jandia, da dove in giornate limpide si intravede l’isola di Gran Canaria.
Minuscolo centro abitato, ma museo all’aria aperta grazie alle sue maestose ville borghesi ed i palazzi nobiliari dell’epoca della conquista, è meta di molti viaggiatori che approdano sull'isola. Molto suggestivo è il “Mirador de Betancuria” situato su un valico a 608 metri di quota a Nord del paese. Da qui è possibile ammirare panorami mozzafiato sia nella parte Nord che in quella Sud della vallata, verso la quale volgono lo sguardo anche “Ayose” e “Guise”, i leggendari sovrani che regnavano su Fuerteventura in epoca antica, rappresentati da due imponenti statue in bronzo.
Ancor più affascinante è la vista che si gode dal “Mirador de Morro Velosa" poco distante e al termine di una strada chiusa. La sua eccentrica struttura nasce per opera di “Blanca Cabrera”, nipote di “Manrique” il famoso architetto - artista di Lanzarote.
Nei pressi del Mirador c’è una piccola pineta attrezzata ad area ricreativa, con tavoli da pic-nic, barbecue, servizi igienici e un parco giochi per bambini.
- Dove mangiare: “Casa Santa Maria” (Plaza Santa Maria 1, Tel. 928.878282), un ristorantino che si affaccia sulla piazza principale di fronte alla cattedrale, con giardino interno riparato. Ottima cucina locale, primo o secondo 20 € circa. “Bodegón Don Carmelo” (Calle Alcalde Carmelo Silvera 4, Tel. 928.878391), all’interno di un piccolo edificio, molto intimo con una meravigliosa terrazza. Tapas di ogni genere a circa 3 € l’una.
- Come arrivare: Pullman linea 02 Puerto del Rosario - Vega de Rio Palmas, Ultima corsa di rientro 16:30.
Le case bianche di “Antigua” risaltano nell’arida e rossa pianura. I suoi mulini a vento sono le uniche testimonianze dell’epoca contadina, restaurati negli ultimi anni alcuni sono stati rimessi in funzione. Bellissime le chiese e il “Museo Molino” che ospita di frequente mostre di arte e archeologia, oltre i reperti preistorici rinvenuti sull’isola. Nel suo interno si trova la “Tienda de Artesanía del Museo del Queso”, ovvero un piccolo mercato di prodotti artigianali locali, dalla gastronomia ad articoli decorativi e tessuti Batik.
- Dove mangiare: “La Flor de Antigua” (Lugar El Obispo 43, Tel. 928.878168). Trattoria tipica canaria, menù del giorno circa 8 €.
- Come arrivare: Pullman linea 1 (Puerto del Rosario – Morro Jable), due corse l’ora.
- Appuntamenti: “Feria Insular de Artesanía”, ovvero quattro giorni tra Maggio e primi di Giugno in cui 250 artigiani provenienti da tutte le isole dell'arcipelago, presentano i loro prodotti con dimostrazioni pratiche e tanto folklore.
“Morro Jable” è il vero scenario di vita della gente del posto. Da piccolo villaggio in breve tempo è diventata una cittadina residenziale di discrete dimensioni. E’ ancora magica l’atmosfera nel vecchio molo dei pescatori, dove ora si trovano molti ristorantini tipici che richiamano turisti da ogni parte dell’isola.
Nella “Plaza Pescadores” possiamo ammirare una scultura dell’artista Cubano “Rafael Gómez” che rende omaggio ai marinai dell’isola, e rappresenta tre generazioni di pescatori di Morro Jable.
Alle spalle del paese si estende la parte più selvaggia di Fuerteventura, accessibile solo a jeep e mountain bike, dove potrete visitare la “Casa de la Señiora”, un villa misteriosa e antica dimora di una nobile donna che pare nasconda il suo tesoro. “Punta del Viento” , una spiaggetta circondata da scogli di rara bellezza. “Baja Gómez”, celata dal mistero del servo della Señora che si dice sia caduto in mare dalla scogliera ed inghiottito da un pesce.
Non troppo distanti si trovano i due fari de Jandia, da dove in giornate limpide si intravede l’isola di Gran Canaria.
- Dove mangiare: “Cofradía Morro Jable” (Muelle Pesquero, Tel. 928.541253), pesce freschissimo, primo o secondo da 8€. Il locale è della cooperativa dei pescatori, quindi semplice e senza pretese, ma si mangia molto bene. “Charly” (Plazoleta Cirilo López 3, Tel. 928.876066), carne e pesce freschissimi in un ristorante a conduzione familiare, primo o secondo da 7 a 12 €.
- Come arrivare: Pullman linea 1 (Puerto del Rosario – Morro Jable), ogni 30 – 60 minuti, ultima corsa dopo le 22. Costo tratta completa 10 €. Dalla stazione bus di Morro Jable partono i bus 4x4 per raggiungere le zone off-road.
- Traghetti: Dal porto di Morro Jable si può raggiungere Las Palmas (Gran Canaria) una corsa al giorno, costo circa 120 € A/R, e Santa Cruz (Tenerife) tre corse alla settimana, costo circa 140 € A/R. Naviera Armas, Tel. 902.456500 www.navieraarmas.com
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